"Solo quelli che sono così folli
da pensare di cambiare il mondo,
lo cambiano davvero."

Albert Einstein

Il controllo del pensiero

Il controllo del pensiero,
la seconda importante componente del controllo mentale,
prevede l'indottrinamento dei membri in maniera così pervasiva
da far loro interiorizzare la dottrina del gruppo.

Per diventare un buon seguace una persona deve prima imparare a manipolare i propri processi mentali.

Tutto ciò che è buono si incarna nel leader e nel suo gruppo.

Tutto ciò che è cattivo è nel mondo esterno.

I gruppi più totalitari dichiarano che la loro dottrina è stata scientificamente dimostrata.

La dottrina sostiene di poter esaudire tutte le domande,
di rispondere a tutti i problemi e a tutte le situazioni.

Un altro aspetto chiave del controllo del pensiero
prevede l'addestramento specifico dei soggetti
a bloccare e respingere
qualsivoglia informazione critica nei confronti del gruppo.

I basilari meccanismi di difesa di una persona
vengono confusi a tal punto da farla arrivare
a difendere l'identità acquisita nel culto a scapito dell'identità originaria,
che soccomberà nello scontro.

Se un'informazione trasmessa al membro di un culto viene percepita come attacco al capo,
alla dottrina o al gruppo stesso,
per tutta risposta viene immediatamente eretto un muro di ostilità.