"Solo quelli che sono così folli
da pensare di cambiare il mondo,
lo cambiano davvero."

Albert Einstein

La nascita della propaganda ...

Avram Noam Chomsky 
(Filadelfia, 7 dicembre 1928) 
è un linguista, filosofo e teorico 
della comunicazione statunitense. 
Professore emerito di linguistica al 
Massachusetts Institute of Technology 
è riconosciuto come il 
fondatore della grammatica generativo-trasformazionale, 
spesso indicata come 
il più rilevante contributo alla linguistica teorica 
del XX secolo.
Cominciamo con la prima operazione propagandistica
di un governo moderno.

Accadde durante l'amministrazione di Woodrow Wilson,
che fu eletto presidente nel 1916 con un programma intitolato
"Pace senza vittoria".

La Prima guerra mondiale infuriava,
e la popolazione americana era decisamente pacifista:
riteneva che non ci fosse alcun motivo per farsi coinvolgere
in un conflitto europeo.

L'amministrazione Wilson invece era favorevole alla guerra,
perciò doveva trovare un modo per ottenere
il consenso popolare al proprio interventismo.


Fu dunque istituita una commissione governativa per la propaganda,
la Commissione Creel,
che nel giro di sei mesi riuscì a trasformare
una popolazione pacifista in un popolo fanatico e guerrafondaio,
deciso a distruggere tutto quanto appartenesse alla Germania,
a trucidare i tedeschi,
a entrare in guerra e
a salvare il mondo.

Fu un grande risultato, il primo di una lunga serie.

Già a quell'epoca e nel dopoguerra vennero utilizzate
le stesse tecniche
per scatenare un incontrollato red scare
("terrore rosso"),
come fu chiamato,
che riuscì a distruggere i sindacati e
a cancellare pericolose abitudini come
la libertà di stampa e
la libertà di pensiero politico.

L'appoggio dei media e del mondo degli affari,
che di fatto organizzò e portò avanti gran parte dell'operazione,
fu determinante,
e il risultato fu un grande successo.

Fra quelli che parteciparono attivamente e con entusiasmo
alla propaganda voluta da Wilson
c'erano
gli intellettuali progressisti,
persone del circolo di John Dewey,
i quali,
come testimoniano i loro stessi scritti dell'epoca,
erano molto orgogliosi di poter dimostrare che
 "i più intelligenti membri della comunità",
cioè loro stessi,
erano capaci di indurre alla guerra una popolazione riluttante, terrorizzandola e
suscitando un fanatismo oltranzista.

Il dispiegamento di mezzi fu ingente;
per esempio,
furono divulgate terribili storie sulle atrocità commesse dai tedeschi, cronache di bambini belgi con le braccia strappate e
altri orrori di ogni sorta,
che si trovano ancora nei libri di storia.

Molte di quelle invenzioni erano frutto del ministero della Propaganda britannico,
il cui impegno a quel tempo era finalizzato,
come venne precisato nelle deliberazioni segrete,
a "indirizzare il pensiero della maggioranza del mondo".

Ma soprattutto miravano a controllare
 il pensiero dei membri più intelligenti della comunità statunitense,
che avrebbero poi diffuso la propaganda da loro escogitata
e convertito un paese pacifista all'isteria di guerra.

Funzionò.
Funzionò tutto perfettamente,
e fu una lezione:

la propaganda di stato,
quando è appoggiata dalle classi colte e non lascia spazio al dissenso,
può avere un effetto dirompente.

Una lezione che Hitler e molti altri appresero a fondo
e di cui si tiene conto ancora oggi.



(Noam Chomsky,  
tratto dal capitolo 3 del libro intitolato 
"ATTI DI AGGRESSIONE E DI CONTROLLO")

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